BIOGRAPHY


Domenico Catrambone was born in Turin (Italy) on May 28, 1987.

He is six years old: the guitar is at home, his father plays it and he is intrigued. Thus was born his love for music. His maternal aunt gives him a small guitar and he becomes familiar with the instrument; Then he approaches the full-sized guitar. His father teaches him some simple phrasing and Domenico feels great enthusiasm, decides to take the guitar to school, surprising his classmates and his teacher playing a boogie woogie: he’s in fourth grade. In 1996 he met Domenico Martucci, who became his first guitar teacher, with whom he studied for two years, two very intense years in which extraordinary things also happen: He participates in national and international competitions of category, in which he is always awarded. Later he meets Vincenzo Novelli who follows him for another two years, sharing the same previous experience related to interpretation competitions. Also in this case it continues to be rewarded. In 2000, after these four years of training, something unexpected happened: the difficulty in continuing the musical path emerges. His curiosity goes beyond music: he reads with great interest in the encyclopedias at home, scientific arguments related to the cosmos, mixing philosophical and scientific interests. Although there is the pleasure of learning, there is an intolerance towards the school and everything that has a pre-established order. The music is intermittent until it is less and less present. Since 2001 there has been a growing lack of interest in the instrument that lives increasingly fluctuating moments, after unfinished courses of study and with only the middle school license in his pocket, at eighteen he began to carry out various jobs that did not gratify him, increasing his sense of dissatisfaction. This period of confusion and stalemate lasted until 2009. Obviously, despite his misgivings, he then continued his school career in a private way. Between 2009 and 2010 there are facts of an affective nature that contribute to a personal rebirth and a returned interest in music. Between 2009 and 2011, he began composing for the first time for guitar. Nineteenth-century legacies and contemporary needs emerge in these early compositions. In these years he lived his first technological experiences in the field of multitrack overdubbing. He continues to be prolific in his creativity and with a webcam records his musical notes. During the spring of 2014 an extraordinary event happens in his life: watching the film “The devil’s violinist”, which tells the story of the great Niccolò Paganini, played by the virtuoso David Garrett, his interest in the violin explodes (an instrument never considered before) and the desire to discover the violin repertoire is born. Shortly thereafter he bought his first studio violin, costing 70 euros, Shortly after the purchase he met some masters with whom he began a training course that will last until 2018. This route will include the presence of belarusian Anna Nalayeva, russian Tatiana Iorio, of the turkish Tugce Okcesiz, of the italian Alessandra Gervasio and of the romanian Mihai Valuta. At the same time the guitar becomes his support for composing. Despite some issues not yet definitively resolved, in mid-2018, The creative need involves him totally: he buys a new violin, this time by violin making, and focuses everything on music. Finally in 2019 he meets the guitarist composer Maurizio Colonna, who has always been his musical reference.


Domenico Catrambone nasce a Torino il 28 maggio 1987.

Ha sei anni: la chitarra è in casa, suo padre la suona e lui ne è incuriosito. Nasce così il suo amore per la musica. La zia materna gli regala una chitarra di piccole dimensioni e lui prende confidenza con lo strumento; poi si avvicina alla chitarra di dimensioni normali. Il padre gli insegna alcuni fraseggi semplici e Domenico prova grande entusiasmo, decide di portare la chitarra a scuola, stupendo i suoi compagni e la sua insegnante suonando un boogie woogie: è in quarta elementare. Nel 1996 incontra Domenico Martucci, che diventa il suo primo insegnante di chitarra, con cui studia due anni, due anni molto intensi in cui succedono anche cose straordinarie: partecipa a concorsi nazionali ed internazionali di categoria, nei quali è sempre premiato. Successivamente incontra Vincenzo Novelli che lo segue per altri due anni, condividendo la stessa esperienza precedente legata ai concorsi di interpretazione. Anche in questo caso continua ad essere premiato. Nel 2000, dopo questi quattro anni di formazione accade una cosa imprevista: emerge la difficoltà a continuare il percorso musicale. La sua curiosità va oltre la musica: legge con grande interesse nelle enciclopedie presenti in casa, argomentazioni scientifiche legate al cosmo, mischiando interessi filosofici e scientifici. Pur essendoci il piacere di imparare, si manifesta però un’ insofferenza nei confronti della scuola e di tutto ciò che ha un ordine precostituito. La musica è intermittente fino ad essere sempre meno presente. Dal 2001 cresce il disinteresse per lo strumento che vive momenti sempre più altalenanti, dopo percorsi di studio rimasti incompiuti e con solo la licenza media in tasca, a diciotto anni comincia a svolgere vari lavori che non lo gratificano, aumentando il suo senso di insoddisfazione. Questo periodo di confusione e di stallo dura fino al 2009. Ovviamente nonostante le sue perplessità ha poi continuato il suo percorso scolastico in modo privato. Tra il 2009 e il 2010 ci sono dei fatti di natura affettiva che concorrono ad una rinascita personale e ad un ritornato interesse verso la musica. Tra il 2009 e il 2011, inizia a comporre per la prima volta per chitarra. Emergono in queste sue prime composizioni, retaggi ottocenteschi ed esigenze contemporanee. In questi anni vive le sue prime esperienze tecnologiche nell’ ambito della sovraincisione multitraccia. Continua a essere prolifico nella sua creatività e con una webcam registra i suoi appunti musicali. Durante la primavera del 2014 accade un fatto straordinario nella sua vita: guardando il film “Il violinista del diavolo”, che racconta la storia del grande Niccolò Paganini, interpretato dal virtuoso David Garrett, esplode il suo interesse per il violino (strumento mai considerato prima) e nasce la volontà di scoprire il repertorio violinistico. Da lì a poco acquista il suo primo violino da studio, del costo di 70 euro, poco dopo dall’ acquisto incontra dei maestri con i quali inizia un percorso formativo che durerà fino al 2018. Questo percorso includerà la presenza della bielorussa Anna Nalayeva, della russa Tatiana Iorio, della turca Tugce Okcesiz, dell’italiana Alessandra Gervasio e del rumeno Mihai Valuta. Contemporaneamente la chitarra diventa il suo supporto per comporre. Nonostante alcune problematiche non ancora definitivamente risolte, verso la metà del 2018, l’esigenza creativa lo coinvolge totalmente: compra un nuovo violino, questa volta di liuteria, e punta tutto sulla musica. Finalmente nel 2019 incontra il chitarrista compositore Maurizio Colonna, da sempre suo riferimento musicale.

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